Narrazione, accoglienza, storie e tavole imbandite: in un libro dedicato a docenti e studenti degli Istituti Alberghieri italiani, una riflessione ed un percorso educativo, culturale e umano attraverso cui formare i professionisti di domani.
Un libro nato da una riflessione fatta dopo aver svolto un corso di formazione ai docenti e a tantissimi studenti e studentesse degli Istituti Alberghieri italiani. Si chiama ‘Sogni e Bis’ ed è il libro che racconta il viaggio educativo-formativo, all’interno del progetto ‘La mise en table, la MISE en FABLE’ (ovvero ‘Il narratore, l’accoglienza, le storie, la tavola imbandita), pensato e organizzato nel 2021dalla Bimed (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo) ente formatore del ministero dell’Istruzione.
Un percorso durante il quale sei formatori Renato Bernardi, Claudia Ferraroli, Lucia Lamonarca, Francesca Nanni, Francesca Piscitello e Maurizio Spazccazocchi hanno toccato temi che dallo specifico professionale si sono ampliati verso un più ampio territorio culturale. Un territorio che ha spaziato fra le varie forme di narrazione, la visione della tavola come incontro di bellezza, le memorie sensoriali, le abilità le conoscenze e le competenze verso le quali è giusto dirigere questo importante settore della formazione professionale alimentare.
“Questa nostra pubblicazione scaturisce non tanto da un bisogno ma quanto da una visione – scrive nella prefazione il Presidente della Bimed, Andrea Iovino -: rendere gli Istituti Alberghieri la palestra in cui viene formato quell’insieme di uomini e di donne in grado di dimostrare, al contesto comunitario e poi al Mediterraneo e al mondo, come e quanto l’Italia sia in grado di essere leader del cambiamento che non può essere più soltanto auspicato, ma soprattutto realizzato”.
Questo testo ha il titolo Sogni e Bis, e come sottotitolo Per una formazione professionale alimentare etica ed estetica per affermare il desiderio sempre più impellente di offrire a queste specifiche scuole, un più giusto e sano spazio educativo-formativo, mirato a dare ai loro docenti e studenti quel giusto valore culturale che a loro spetta e, soprattutto, per far acquisire loro quella sana autostima troppo spesso negata rispetto ad altri ordini scolastici.
Un libro accorato che offre con tanto affetto e molto rispetto, le basi culturali umanamente profonde sulle quali formare i professionisti dell’alimentazione del prossimo futuro.