Un pranzo inusuale, coinvolgente, dedicata al cibo inteso non solo come nutrimento ma come racconto, simbolo, e gesto educativo. È stato un vero e proprio cenacolo letterario gastronomico l’incontro con Renato Bernardi, autore di libri che esplorano gli aspetti scientifici, culturali e sociali del cibo, il 30 marzo scorso nella preziosa cornice della Bottega Torciano Ristorante Enoteca, a Poggibonsi (Siena), accolti dal calore della famiglia Giachi.
Organizzato dall’Accademia Italiana della Cucina – Delegazione Siena Val d’Elsa, e dal suo Presidente, Alessandro Tamagnini, coccolati da un menu Gourmet realizzato per l’occasione, in abbinamento a una selezione di pregiati vini di produzione familiare, ha preso vita un vero e proprio viaggio tra parole e gastronomia, tradizione e riflessione pedagogica.
Punto di partenza Pellegrino Artusi, padre della cucina italiana, figura che ha permesso a Renato Bernardi di esplorare il tema della cucina come cultura. Da lì, il racconto dell’autore si è poi snodato tra aneddoti sull’arte culinaria tradizionale, ingredienti dimenticati e animali da cortile, custodi silenziosi di sapori autentici, di una memoria fatta di gesti lenti, odori familiari e riti condivisi attorno alla tavola. Fino alle peculiarità dei principi salutistici della sana alimentazione.
Attraverso un linguaggio accessibile e ricco di spunti, Renato Bernardi ha così proposto una visione alternativa: educare al cibo è educare al mondo. Una riflessione sul “perché” piuttosto che sul “cosa si mangia” in una serata che ha lasciato nel palato dei commensali il sapore della scoperta e della consapevolezza.